In sella e via! Allenamento in 3 verso Solferino

Allenamento Ivano

Esco di casa alle 8 per una prima “sgambatina” di riscaldamento in totale solitudine…per godermi un po’ della tranquillità di una domenica mattina con un sole più che primaverile e una temperatura da gelido inverno. La campagna intorno a casa sembra ancora sonnecchiare a quest’ora, i pensieri invece corrono veloci ai prossimi impegni ciclistici, l’allenamento chiama.

Alle 8.45 mi ritrovo in piazza C. Battisti di Leno, di fronte all’Istituto di Istruzione Superiore “Capirola”, con Giovanni, amico, collega e compagno di pedalate.

Sono sue le parole che descrivono il nostro allenamento.

Bella mattinata serena e frizzante, anzi abbastanza fredda (la temperatura si aggira intorno ai 3°), l’abbigliamento quindi è quello adatto alle uscite invernali. Partiamo in direzione est, la nostra destinazione è Solferino e dintorni, sulle colline moreniche al confine tra le province d Brescia e Mantova.

Da Leno, percorrendo la strada “bassa che porta alla località Ponterosso, incontriamo il nostro amico Luciano, pure lui cicloamatore e compagno di uscite in bici, che si aggrega al gruppetto su nostro invito. Arriviamo a Malpaga e poi Calvisano: passando in centro si nota un buon movimento di automobili e persone, generato dalla Fiera dell’Agricoltura. Proseguiamo e, sempre cercando di percorrere strade poco trafficate, evitando statali e provinciali, giungiamo a Carpenedolo. Purtroppo il vento è contrario, soffia da NE verso SW… il che implica una fatica supplementare, alla quale cerchiamo di ovviare alternandoci a “tirare(termine ciclistico per indicare chi sta davanti e prende tutta l’aria).

Dopo Carpenedolo attraversiamo le minuscole frazioncine di Gozzolina e Pozzo Catena e arriviamo, dopo una salitina impegnativa, alla famosa Rocca di Solferino (teatro della famosa battaglia di Solferino San Martino del 1859 che ha segnato la nascita della Croce Rossa Italiana, evento commemorato dall’Ossario, dove si conservano ancora i resti dei numerosissimi caduti). Nella piazzetta sottostante la rocca facciamo una piccola sosta per ammirare il panorama che ci propone il basso Lago di Garda, il Monte Baldo innevato e la Torre di San Martino della Battaglia, alta circa 70 m.

Abbiamo già percorso 39 km a questo punto, e scendendo dalla Rocca di Solferino attraverso il centro storico ci portiamo in direzione Pozzolengo per aggredire un’altra salitella impegnativa al 12%, che ci porta in località Bande, in mezzo a un paesaggio fatto di vigneti, cascine sperdute, colline e rigagnoli.

Raggiungiamo poi Cavriana Mantovana, altra salita per raggiungere il centro storico e scendiamo verso la frazione San Cassiano, invertendo la direzione e trovando finalmente un po’ di vento favorevole, che ci permette di pedalare oltre i 40 km orari e avviarci verso casa. Attraversando poi Medole, Castelgoffredo, Acquafredda, Visano e di nuovo Calvisano, arriviamo a Leno intorno alle ore 12.00, un po’ stanchi e molto affamati dopo aver percorso circa 90 km. Tutto sommato una bellissima mattinata, ne valeva veramente la pena.”

Compreso il riscaldamento iniziale, il mio contachilometri segna alla fine 106 km: sono stanco perché ho “tirato” parecchio per tenere un ritmo da vero allenamento e perché il vento, dopo Laigueglia, è ormai diventato una costante che mi accompagna…ma, con soddisfazione, mi sono meritato di sedermi a tavola per un piatto di lasagne!

Allenamenti su percorsi di questo tipo, con numerosi saliscendi, sono proprio utili. Per questo, con Gianluigi, stiamo pensando di partecipare alla 21° granfondo Davide Cassani del 22 marzo a Faenza (131 km su 2200 mt di dislivello). Un allenamento-gara, giusto per tenere il ritmo dell’obiettivo “Prestigio”…